Oltre 500.000 firme già raccolte (tra on line e banchetti per strada) per chiedere il referendum abrogativo della legge 86/2024 Calderoli che regola richiesta/concessione di autonomia differenziata. In meno di 2 settimane! Un successo clamoroso, che ha già messo “paura” a Zaia e Salvini, che minacciano di “correre” a più non posso e chiedere subito tutto quello che possono! Vedremo, all’interno dello stesso governo e della maggioranza di destra, come si comporteranno. Non credo possiamo sperare qualcosa da Meloni e Giorgetti, piuttosto una resistenza (debole peraltro) la stanno inscenando Forza Italia, Taiani, il presidente della Calabria, Occhiuto. Ma appunto quasi pro-forma … Le parole non hanno poi dato seguito a fatti.

E comunque in questo quadro (di forte mobilitazione e consapevolezza popolare, specie al Sud -si stima che le firme fin’ora raccolte provengano per il 51% circa dal Mezzogiorno, il restante 49% da Nord e Centro, a fronte di una popolazione di circa il 34% al Sud, e il 66% al Centro-Nord) l’azione del Pnrr continua a dipanarsi. Con pericolose situazioni e decisioni.

Dopo l’approvazione da parte della UE dell’avanzamento dei lavori dell’Italia, a inizio luglio, è materialmente stata assegnata all’Italia la 5a rata del Pnrr, circa 11 miliardi di euro. Con questi 11 miliardi, l’Italia ha fin’ora ricevuto più di 100 miliardi, il 53-54% dell’intera cifra stabilita (194 miliardi). Bene. Ma … tutto bene? Tutte queste risorse NON stanno arrivando, nella percentuale pure arbitrariamente stabilita dal governo italiano, del 40%, al Mezzogiorno (ché se si fossero seguiti i criteri con cui l’Europa ha finanziato l’Italia, al Sud sarebbe spettato il 65% dei 194 miliardi!). Il ministro Fitto ha detto che bisogna rivedere il piano per il Sud, e bisogna garantire che le risorse stabilite arrivino davvero al Sud, e che su questo bisogna interrogarsi e si dovrà lavorare.  Zaia e Sala (2 improbabili sodàli, ma che si ritrovarono uniti nell’autoproporsi come soggetti di spesa dei soldi che il Sud non fosse riuscito a spendere!) stanno zitti: hanno ottenuto quello che “oscenamente” chiedevano?

Ricordiamo, tutti, che il finanziamento Next Generation EU, e la sua implementazione italiana con il Pnrr, miravano a ridurre i divari Sud-Nord, NON ad ampliarli? Che bisogna GARANTIRE i LEP (meglio chiamarli Livelli Uniformi delle Prestazioni) in tutto il paese, per tutti i cittadini, INDIPENDENTEMENTE da quante tasse paga ciascuno di noi?

Le affermazioni preoccupate di Fitto fanno capire che fin’ora non c’è stata nessuna clausola “territoriale”, come sottolinea anche l’economista Pietro Busetta, ad esempio, su ‘Il Quotidiano del Sud’, nella sua quotidiana rubrica “Sudismi”.

L’Unione Europea, sempre attenta e “occhiuta” (ah!) nei confronti dell’Italia, agli sforamenti, alle inadempienze, ecc …, su questo punto … concede senza battere ciglio le varie tranche dei 194 miliardi, approvando tutto quello fatto fino a questo momento? Ah, già, su questa questione, in generale, non ha mai non dico bacchettato e “sanzionato”, ma neanche blandamente avvertito, l’Italia, che i cosiddetti fondi strutturali, di coesione, che l’Europa concedeva all’Italia, dovevano essere AGGIUNTIVI ai fondi ordinari nazionali, NON SOSTITUTIVI, come è accaduto praticamente sempre! Per cui, l’idea di destinare un finanziamento pro-capite maggiore al Sud, attraverso i fondi europei, per ridurre il divario (economico, sociale, di welfare, di infrastrutture, ecc …) con il Centro/Nord, si è sempre tradotto in un finanziamento … maggiore al Centro/Nord (“tanto al Sud … vanno i fondi europei”, si pensava/diceva; solo che purtroppo, ovviamente,  i finanziamenti europei sono significativamente inferiori a quelli ordinari nazionali: da aggiuntivi si sono arbitrariamente e “oscenamente” trasformati in sostitutivi! VERGOGNA!).

Ben altra politica, corretta e lungimirante, hanno seguito ad esempio 2 paesi europei che in un certo senso, come noi, hanno regioni al loro interno molto sottosviluppate e carenti di servizi e infrastrutture rispetto ad altre regioni: la Spagna e la Germania hanno operato con intelligenza (il paese va bene se vanno bene tutte le sue parti!) rivitalizzando e finanziando regioni “più povere” (come il Sud della Spagna, o l’Est della Germania), riducendo il gap con il resto del paese. L’UE vigili su quanto accade in Italia, i parlamentari di opposizione, tutti i parlamentari meridionali, vigilino perché i fondi Next Generation EU siano utilizzati a vantaggio dei territori più disagiati, per ridurre il gap con gli altri, e non il contrario!