La solitudine di un primo cittadino

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2001

Archiviata la partenza del nuovo governo italiano a guida Conte, i partiti e gli osservatori sono già concentrati sulle elezioni che tra l’autunno e la prossima primavera coinvolgeranno nove regioni.

In Campania il tema caldo del momento, ossia l’eventuale riproposizione in chiave locale dell’accordo tra PD e 5 Stelle, è ancora più incandescente: da un lato per la presenza di Vincenzo De Luca, da sempre in pessimi rapporti con l’opposizione grillina; dall’altro per la presenza di Luigi de Magistris, ‘anomalia’ politica dell’ultimo decennio, da sempre ostile sia alla destra sia agli altri partiti tradizionali.

Non è semplice ricostruire la linea di pensiero del primo cittadino napoletano, soprattutto in riferimento all’ultimo anno: fallita l’idea di presentare un proprio movimento alle elezioni europee, de Magistris si è concentrato sulla candidatura alla presidenza della giunta regionale. Negli ultimi mesi ha dichiarato più volte che suoi possibili interlocutori nel percorso verso Santa Lucia sono sia i 5 stelle, con i quali condivide alcuni temi e metodi, sia il PD, che a Napoli vive la singolare condizione di partito d’opposizione in consiglio comunale e partito di maggioranza in consiglio metropolitano, ma certamente non De Luca. Infine l’idea di partecipare alla costruzione di un campo alternativo al governatore uscente, ma di non guidarlo in prima persona.

La sensazione, soprattutto in un momento storico in cui i piccoli cespugli fuori dai grandi partiti sembrano fare molta fatica per guadagnarsi uno spazio di rappresentanza, è che de Magistris, prossimo alla fine del suo secondo mandato e impossibilitato a ricandidarsi come sindaco, sia da tempo alla ricerca di una strada che lo proietti altrove ma che non riesca a individuare la soluzione più adatta per farlo. Il rischio evidente, al di là dei riverberi sull’attività amministrativa, è l’approssimazione delle strategie e dei contenuti politici, un fenomeno che coinvolge anche la sua maggioranza comunale, disgregata in mille rivoli, come testimoniano i tanti consigli rinviati per mancanza del numero legale, e stimolata da decine di campane diverse.