Ho sentito un pezzo di trasmissione televisiva dove un giornalista chiedeva ad un dirigente del PD: ‘Come mai oggi i più deboli, i più poveri, tendono a non votare più il PD? Una volta votavano PCI!’ Questa cosa non mi va giù. Faccio fatica a capirla. L’asse magnetico terrestre è cambiato? I deboli vanno a destra e i ricchi a sinistra?
Una piccola e doverosa premessa. Mi ritengo un uomo ‘di sinistra’ e quindi potrei non essere imparziale nello scrivere queste righe. Nella mia vita non ho mai votato DC né partiti alla destra della DC. Alla sinistra della DC, ho votato tutti, ovviamente in elezioni diverse. Una volta votai perfino Lotta Continua, che si era presentata alle elezioni comunali del mio paese, perché una bravissima persona, ora scomparsa, mi aveva chiesto il voto. Mi iscrissi al PCI dopo la caduta del muro di Berlino, sperando nella nascita di una nuova sinistra italiana di stampo europeo. Tessera firmata da Occhetto. In sezione, votai per il cambio di nome da PCI a PDS. Dopo qualche anno, e qualche frequentazione, capii che il primum movens, almeno da queste parti, era un po’ diverso da quello che immaginavo, e restituii la tessera senza polemiche. Amai per un po’ di tempo anche La Malfa (dopo che bloccò Sindona), Craxi (dopo Sigonella) e per molto tempo Enrico Berlinguer di cui, a torto o a ragione, percepivo la sincerità ideologica. Da cattolico, ammiro Papa Francesco, che a volte pare un leader della sinistra, se per sinistra si intende ‘stare dalla parte dei più deboli’.
Ma oggi vedo me stesso, e molti amici certamente benestanti, o addirittura ricchi, con SUV o barca a vela o a motore, votare PD, e vedo povera gente, che vive con meno di 700-800 euro al mese, sognare l’avvento della Meloni e di Salvini.
Perchè nel 2021 i poveri non votano più PD? Perché oggi il ‘povero’ è diventato simpatizzante ‘di destra’? Di chi ha paura il vero ‘povero’? Provo a riflettere, e non è escluso che dica castronerie. Lui non è ricco, non è forte, spesso non è giovane, forse non è sano. Non si può difendere da nessuno. Quindi ha paura anzitutto di chi può fisicamente minacciarlo. Ha paura, o gli è venuta la paura, anche di quei giovani immigrati che entrano ogni giorno in Italia e che vede sotto casa magari a spacciare droga, o fuori dai negozi a chiedere soldi, spesso con insistenza. E allora sogna l’allontanamento dei clandestini, il blocco navale, leggi ferree in tema di ordine pubblico, magari la pena di morte, poter sparare a chi entra in casa, etc etc. Insomma, proposte tipicamente di destra. Che spiegano perché Giorgia Meloni, con il suo linguaggio fisico-gestuale da donna comune un po’ oppressa e giustamente incavolata, e Salvini con il suo vocione suadente, forse vinceranno le elezioni. L’ha ben capito il Cavaliere, che ora prega i suoi ex-sottoposti di fare un partito unico, ricevendo educati sghignazzi.
Ma perché una volta i poveri e i deboli votavano PCI, o comunque essenzialmente a sinistra? Azzardo una spiegazione: forse perché una volta c’era la sana consapevolezza condivisa che fosse possibile creare una Società basata su una maggiore redistribuzione delle risorse e su una maggiore difesa dei lavoratori. I più deboli si sentivano davvero difesi dal PCI. Tutti erano convinti che il Partito proponesse misure davvero realizzabili per arrivare a stare meglio tutti. Insomma, un mix di alcuni fattori chiave: ‘consapevolezza condivisa’, ‘nuova Società possibile’, ‘redistribuzione delle risorse’ e ‘misure realizzabili’ erano le parole chiave che tenevano uniti i più deboli a sinistra, ed in particolare al PCI.
E poi, c’era l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, il luogo dove, ‘sia pure con qualche contraddizione’ (parole testuali di un politico umbro) il socialismo si realizzava e pareva ‘contenere’ in qualche modo gli eccessi del capitalismo in termini di sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Ma poi c’è stato il crollo del muro, e gli ideali di sinistra sono restati e restano tuttora sotto le macerie di quel muro crollato. E abbiamo anche scoperto che i super-capitalisti russi di oggi sono gli stessi che allora, sotto il regime statal-militare Comunista, sono nati ed hanno accresciuto il loro potere. Fantastico. Delusione totale.
Oggi la Società capitalistica spinta è riuscita a convincere anche i più poveri e deboli (è questa la cosa più paradossale, e la vera vittoria del capitalismo) che questi principi sono non solo errati, ma anche inattuabili per sempre. La Società capitalistica ha convinto tutti che questo tipo di società basata, anche se non dappertutto, sulla libertà elettorale in cambio dello sfruttamento del ricco sul povero è irreversibile. Nulla si può più cambiare. I poveri sono soli. Molti li insidiano. Vogliono diventare ricchi? Bene, debbono fare da soli, come hanno fatto Berlusconi, o Bill Gates, o tanti altri.
Il sogno dei poveri è diventato la possibilità di acquistare merce di ogni tipo a basso costo, non importa se prodotta in Paesi remoti da lavoratori schiavizzati, magari anche bambini. La roba costa poco? E allora va tutto bene, madama la Marchesa…
Dall’Internazionale Comunista siamo passati all’Internazionale Capitalista. Marx si sbagliava: il capitalismo ha trovato la corda con cui ha non ha strozzato se stesso, ma l’ultima utopia non dico di comunismo, ma anche di socialismo democratico. Il capitalismo triumphans ci ha convinto che la sognata redistribuzione delle risorse è inattuabile. Quantomeno, non è materia desiderata da quella ‘maggioranza elettorale’ sacro sinonimo di tutte le libertà. In fondo, la destra propone la flat tax, non la progressività delle imposte in base al reddito.
La destra, dicono, sta crescendo nei sondaggi. E non solo in Italia. Ci sarà anche una ‘destra sociale’? Non lo so. Sicuramente ci sarà una destra ‘Movimento Sociale’ e il ‘ventennio’ sarà in parte riabilitato. Non sarà difficile, in un Paese come l’Italia.
Di sicuro, la sinistra deve sedersi a un tavolo e riflettere seriamente se ha ancora senso parlare di sinistra e, in caso affermativo, su cosa significhi esattamente e concretamente essere di sinistra oggi. Vorrei vedere almeno 20 proposte di legge, scritte nei minimi dettagli, che facciano capire cosa significhi essere di sinistra nel 2021.