LA VERSIONE DEL GOVERNO VERSO QUELLO CHE NON SI PUÒ DIRE.

So che nessuno mi amerà per quello che sto per dire. Ma qualcuno deve dirlo, ed a chiare lettere. Alla fine spiegherò anche il perché.
Il Governo sostiene che l’emergenza è finita e che tutto viene riaperto come se la pandemia fosse finita. Il Generale Figliuolo torna a fare il militare e noi riprendiamo ad andare allo stadio, a teatro, nei ristoranti, ancora non è chiaro se con o senza mascherina, perché ogni giorno c’è qualche novità.

Si tende a far passare il messaggio che è tutto finito e che ora abbiamo cose più importanti a cui pensare: la guerra alle porte di casa, stavolta una guerra vera in cui la Russia non fa finta di girarsi dall’altra parte come in Serbia, ma in cui ha, anzi, la parte di protagonista principale.

Solo che la pandemia non è affatto finita e l’andamento dei contagi suggerisce che noi ci troveremo tra una decina di giorni o giù di lì con oltre 100.000 infettati al giorno, ed incomincerà a risalire il numero di morti, come si vede nella figura (freccia tratteggiata rossa).

Un’altra fesseria è che i ricoveri non aumentano. I ricoveri aumentano con un ritardo di una decina di giorni dall’inizio di una nuova ondata epidemica da SARS-CoV2, e ci vuole un’altra settimana all’incirca perché aumentino anche i trasferimenti in terapia intensiva. Ed è chiaro, per chi sappia leggere dati e grafici, che ormai il declino dell’occupazione dei posti letto si è fermato e non è difficilissimo prevedere che a giorni riprenderà a salire, come chiarisce bene la figura qui sotto.

Tutto questo va pesato per il fatto che l’identificazione del virus diventerà sempre più difficile. Già la variante Omicron evadeva la maggior parte dei test antigenici, rendendoli di fatto inutili per stabilire se un violento raffreddore sia o no dovuto ad infezione da SARS-CoV2, variante Omicron. Ora con la variante della variante, Omicron-B2, le cose peggiorano.

Si badi bene, io non critico di per sé i provvedimenti presi dal Governo, io sono furioso perché non ci si racconta tutta la verità. E sapere la verità è importante anche per salvare vite.

La verità io la riassumo in pochi punti:

  1. La pandemia è in pieno vigore, anzi ha esteso i suoi domini anche al mondo animale non umano, animali domestici, ma anche selvatici. Dovremo aspettarci l’arrivo di nuove varianti ed il possibile trasferimento interspecie di ceppi diversi da quelli che abbiamo conosciuto.
  2. L’assalto del virus è stato contenuto dalle vaccinazioni di massa, dove queste sono state effettuate, ma la circolazione elevatissima nelle popolazioni non vaccinate (e non mi riferisco ai no-vax nostrani, ma al mondo senza frontiere prodotto dai processi di globalizzazione) produrrà varianti che rendono la nostra capacità di contenimento fortemente vulnerabile.
  3. Si sono, dunque, vinte battaglie, ma la guerra contro il virus è persa. Questo dovrebbe essere detto con chiarezza e non è affatto sicuro che se continuiamo a farci booster di vaccino potremmo resistere più di quanto già non possiamo già fare con le tre dosi, anzi questo è fortemente in dubbio. Bisogna sperare nei nuovi vaccini, specialmente in quello che è in corso di studio presso l’ISS che potrebbe fornire una immunità di specie più persistente riguardante tutti i possibili ceppi di SARS-CoV2.
  4. Tutto quello che la politica poteva fare è stato messo in campo. Ora l’alternativa è se continuare con una emergenza che metterebbe il paese al tappeto, specialmente ora che ci stiamo avviando verso un’economia di guerra, che non è detto riusciremo ad evitare, oppure accettare l’idea che dovremo convivere con alcuni milioni di infettati all’anno, mettendo in conto un mantenimento di eccesso di mortalità rispetto agli anni in cui il virus non c’era, del 10-15% nella migliore delle ipotesi.
  5. L’ipotesi che si sta percorrendo è quella della convivenza ed io credo che non si potesse fare diversamente. Quella che sarebbe una decisione da delinquenti, però, è il ventilato taglio ulteriore della spesa sanitaria e la mancata riforma della medicina del territorio. Lo dovrebbero spiegare.
  6. Ma c’è un aspetto ancora più brutale che nel clima degli ultimi 40 anni, dominato esclusivamente dal dio denaro, è stato considerato. I casi gravi di COVID-19 continuano a fare strage di ultrasettantenni, spesso acciaccati, risparmiando i giovani. C’è un vantaggio selettivo in questo comportamento, che potrebbe andare a tutto vantaggio delle spese di welfare con il recupero di denaro da parte dell’INPS. Dico di più. Se il virus mantiene questo livello di aggressività, alla lunga, alla lunghissima, si selezionerà una popolazione in grado di resistergli. Perché noi sappiamo che ci sono persone che resistono al virus, ma non sappiamo (ancora) il perché. Io, da ultrasettantenne acciaccato, accetto queste logiche, ma pretendo rispetto. Pretendo che mi si dica che questa è la logica, sacrificare vite umane per la produttività ed il capitale, e che non mi si prenda in giro.
  7. La nota di speranza è che se non si stornano fondi dalla ricerca, prima o poi se ne verrà a capo.

E vengo al perché queste scomode verità andrebbero gridate e ripetute. Come ha detto Tony Fauci, ora dipende da noi. La politica non può più mettere in campo niente per arginare il diffondersi del contagio. Però chi di noi si rassegnerà al cambiamento permanente del nostro stile di vita e continuerà a proteggersi potrà ancora evitare l’infezione ed i rischi che questa comporta. Si, lo so.
Si tratterà più di sopravvivere che non di vivere, ma questa è la situazione. Io continuerò a proteggermi, spero non invano. Ho ancora troppe cose da fare.